Torna alla pagina principale

John Edward Williams: Stoner

Ecco l'immagine del libro
Note Libro
1a edizione: New York 1965
Versione recensita: Fazi 2012
ISBN 9788864112367, 332 pagine
Condividi su FaceBook
invia mail
Condividi per email!
Voto finale (trama, personaggi, stile) = 7,67

Premessa

Stoner, il romanzo di John Williams edito nel 1965, sta vivendo una nuova e più famosa vita da almeno dieci anni, ovvero da quando è stato ri-pubblicato dalla casa editrice afferente alla New York Review of Books. Il suo fascino sta nel saper raccontare con incredibile grazia (tanto da aver fatto parlare alcuni di “romanzo perfetto”) un percorso umano piuttosto ordinario nella sua difficoltà, una storia che rischierebbe di perdersi se un artista non si prendesse la briga di elevarlo a romanzo, e dunque a leggenda.

Trama

Non è un caso che William Stoner venga appellato per cognome per quasi tutto il testo (e in particolare nel titolo). Stoner vive la vita che tocca alla maggior parte di noi, caratterizzata da alcuni momenti di fortuna e talento e da molti anni di monotonia e anonimato.

Nato in una famiglia che vive d’agricoltura, come l’autore del romanzo, Stoner riesce a diventare uno stimato professore universitario. Sembrerebbe una storia di successo, se non fosse che poi:
- fa un matrimonio sfortunatissimo
- involontariamente s’inimica una parte dell’establishment universitario
- vive un nuovo amore tanto clandestino quanto sfortunato
- scopre che l’adorata figlia è votata all’infelicità

John Williams, dunque, pone una grossa svolta all’epopea dell’Underdog. Stoner parte svantaggiato, emerge, ma il fato si fa comunque beffe di lui.
La trama è semplice (è la storia di una vita) ma non banale (se non forse nella relazione con Katherine, che ha una tinteggiatura troppo uniforme) a meno che non si postuli che sia banale l’esistenza umana tutta.
voto trama: 7,0

Personaggi

Il personaggio da cui il romanzo prende nome, Stoner, è definito non tanto da quello che pensa, dice e fa spontanamente, ma da come si organizza alla luce di quanto dicono e fanno quelli che gli sono al fianco. Questo fa di lui un soggetto molto originale nella storia della letteratura nord-americana. Quando i genitori gli propongono di fare l’università, Stoner non ci ha mai pensato prima, ma accetta con un certo entusiasmo che gli permette alla fine di divenire docente. Quando la moglie lo condanna all’infelicità, il nostro letterato prende nota e continua a campare. Del resto, l’autore lo dice nelle prime pagine, che il suo protagonista deriva da una stirpe che non riesce a fare molto di più che sopravvivere.

La moglie di Stoner è altresì un personaggio riuscitissimo: benché le sue azioni sembrino spesso inconsistenti e quasi folli, le sue motivazioni si intuiscono nella loro forza. La figura meno riuscita del romanzo è quella di Katherine Driscoll. A lei viene dato un ruolo di “amante salvifica” (fino a un certo punto) ma poco si sa della sua storia, a parte che ha avuto un uomo di cui Stoner è geloso.
voto personaggi: 8,0

Stile

Come molti hanno già avuto modo di puntualizzare, John Williams è stato un maestro a destare grosso interesse raccontando la vita di un personaggio che non riesce a dare alla propria esistenza il corso che desidererebbe. Le poche volte che prende decisioni importanti, il fato lo punisce.

Stoner vuole una moglie? Il fato fa della sua fidanzata una persona con cui non si può comunicare e che a un certo punto si fa perfida. Stoner vuole dare un’impronta di giustizia e liceità all’accademia? Il destino fa sì che si metta inaspettatamente contro qualcuno che lo punirà per questo tentativo. Stoner vuole innamorarsi di nuovo? La sorte lo mette in una situazione bella ma inaccettabile ai più.

John Williams è bravissimo a rappresentare lo scontro fra l’aspirazione, anche quando è leggera e niente affatto narcisista, e le invariabili delusioni dell’esistenza. Questo stile perde qualche colpo solo durante il racconto della storia fra Stoner e Katherine, che – finché dura – è poco vario. Per il resto del testo, il valore della scrittura è molto alto.
voto stile: 8,0

Note Finali

Un volume seducente, scritto da uno scrittore dallo stile originale. Una voce fuori dal coro, che farà riflettere più di qualcuno sul valore e il significato dei gesti quotidiani e su come questi si rapportano con un possibile disegno più grande.
Voto finale: 7,67
Foto John E. Williams
J. E. Williams su Wikipedia »
comments powered by Disqus
Leggi altre recensioni »
« Pagina
Iniziale
Contatti
»