Davide Fresi: Alessandro Magno e i prescelti venuti dal futuro
Note Libro
1a edizione: Youcanprint 2014
Versione recensita: PDF 2014
ISBN 9788891141415, 254 pagine
1a edizione: Youcanprint 2014
Versione recensita: PDF 2014
ISBN 9788891141415, 254 pagine
Com'è quest'esordio?
Come spesso accade per autori esordienti o ancora non noti al grande pubblico, Davide Fresi sceglie un testo “fantasy” legato al viaggio nel tempo per mettere a frutto la propria immaginazione artistica.
Fresi fa viaggiare nel passato due marine il cui compito è di cambiare la storia dando insegnamenti a un grande del passato, Alessandro Magno, la cui vita l’autore dimostra di conoscere molto bene.
Nell’opera di convincimento del condottiero, i due si fanno aiutare niente di meno che da Aristotele, il quale è subito affascinato dalla cultura e dalle novità portate dai due viaggiatori nel tempo.
La modalità scelta dai due marine per impartire gli insegnamenti ai grandi del passato è la somministrazione del Vangelo, che sia Aristotele sia Alessandro Magno guardano in principio con un po’ di diffidenza, salvo poi rendersi conto dell’importanza dell’opera ed – effettivamente – apportare dei cambiamenti ai propri insegnamenti (Aristotele) e alle proprie politiche (Alessandro Magno). Fino a che punto la storia cambi grazie all’opera dei “prescelti” lo scoprirà il lettore.
Non manca il romanticismo: uno dei due marine s’innamora di una bellissima schiava, che immediatamente libera (per poi rendere sua da un punto di vista sentimentale).
Il romanzo è scritto con un lessico appropriato e un’ottima conoscenza della storia. Quello che gli manca per raggiungere la gradevolezza è che i rapporti umani fra i marine e gli antichi sono descritti con una certa rigidità, addirittura freddezza. Fresi si cala poco negli infiniti possibili confronti linguistici / di costumi / filosofici che potrebbero derivare dall’incontro fra un essere umano del terzo millennio (i marine arrivano dal 2065) e un grande del passato. A parte qualche considerazione sulla schiavitù, i due soldati hanno un solo argomento per convincere il condottiero e il filosofo: la lettura del Vangelo. A nostro parere, il confronto fra le due mentalità andava sviscerato molto più a fondo, creando effetti di sorpresa, umori buoni, umori cattivi. In una prossima opera, l’autore necessiterà di maggiore coraggio (e buona volontà) per creare dialoghi più realistici (per quanto questo sia un lavoro fantasy) e meno tecnici.
Fresi fa viaggiare nel passato due marine il cui compito è di cambiare la storia dando insegnamenti a un grande del passato, Alessandro Magno, la cui vita l’autore dimostra di conoscere molto bene.
Nell’opera di convincimento del condottiero, i due si fanno aiutare niente di meno che da Aristotele, il quale è subito affascinato dalla cultura e dalle novità portate dai due viaggiatori nel tempo.
La modalità scelta dai due marine per impartire gli insegnamenti ai grandi del passato è la somministrazione del Vangelo, che sia Aristotele sia Alessandro Magno guardano in principio con un po’ di diffidenza, salvo poi rendersi conto dell’importanza dell’opera ed – effettivamente – apportare dei cambiamenti ai propri insegnamenti (Aristotele) e alle proprie politiche (Alessandro Magno). Fino a che punto la storia cambi grazie all’opera dei “prescelti” lo scoprirà il lettore.
Non manca il romanticismo: uno dei due marine s’innamora di una bellissima schiava, che immediatamente libera (per poi rendere sua da un punto di vista sentimentale).
Il romanzo è scritto con un lessico appropriato e un’ottima conoscenza della storia. Quello che gli manca per raggiungere la gradevolezza è che i rapporti umani fra i marine e gli antichi sono descritti con una certa rigidità, addirittura freddezza. Fresi si cala poco negli infiniti possibili confronti linguistici / di costumi / filosofici che potrebbero derivare dall’incontro fra un essere umano del terzo millennio (i marine arrivano dal 2065) e un grande del passato. A parte qualche considerazione sulla schiavitù, i due soldati hanno un solo argomento per convincere il condottiero e il filosofo: la lettura del Vangelo. A nostro parere, il confronto fra le due mentalità andava sviscerato molto più a fondo, creando effetti di sorpresa, umori buoni, umori cattivi. In una prossima opera, l’autore necessiterà di maggiore coraggio (e buona volontà) per creare dialoghi più realistici (per quanto questo sia un lavoro fantasy) e meno tecnici.
Qual è il giudizio?
Le nostre impressioni (il giudizio può essere uno dei seguenti: da migliorare / sufficiente / buono / ottimo)
Profondità personaggi: da migliorare
Proprietà lessicali: buono
Originalità: sufficiente
Scorrevolezza: sufficiente
